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Il paese di San Teodoro è situato sulla costa nord-orientale della Sardegna. Essa si estende per ben 37 km ed è considerata tra le più belle ed interessanti di tutta l'isola poichè vanta la presenza di paesaggi da favola e di un mare incantavole.

Il Comune di San Teodoro confina con diversi altri comuni: a nord-ovest, con quello di Loiri - Porto San Paolo, a ovest con Padru, a sud con Budoni e, a nord-est, con Olbia. Il territorio teodorino non è particolarmente vasto: è di 104 Kmq e possiede una popolazione residente di circa 3500 abitanti, escludendo, naturalmente, il numero di turisti che ogni anno popolano la località durante il periodo estivo.

Negli ultimi anni, comunque, è in costante crescita la richiesta di soggiorno a San Teodoro anche durante la primavera, un periodo ideale per chi ha necessità di trascorrere le ferie con relax e tranquillità nel bel mezzo della natura. Il paese vero e proprio è composto da poche case, tutte raccolte intorno alla pittoresca Chiesa Parrocchiale di San Teodoro e all'antistante Piazza Gallura, luogo di ritrovo estivo per centinaia di turisti. Intorno al paese e nelle campagne circostanti sorgono diverse ville, ristoranti, alberghi, campeggi e villaggi turistici.


L'edilizia teodorina è caratterizzata da costruzioni gradevoli con un massimo di due piani, un abbondante uso di pietra a vista, dei tetti di tegole e coloratissimi giardinetti antistanti le abitazioni. Il paesaggio circostante il paese è vario, in prevalenza collinare e montano, e solamente una breve pianura, quella di Lu Calcinosu, occupa la zona sud-orientale con il suo rio omonimo.

L'edilizia teodorina è caratterizzata da costruzioni gradevoli con un massimo di due piani, un abbondante uso di pietra a vista, dei tetti di tegole e coloratissimi giardinetti antistanti le abitazioni. Il paesaggio circostante il paese è vario, in prevalenza collinare e montano, e solamente una breve pianura, quella di Lu Calcinosu, occupa la zona sud-orientale con il suo rio omonimo. I rilievi sono fondamentalmente delle colline di modesta altezza che racchiudono il territorio da nord-est a sud-est, escludendo il breve tratto pianeggiante che di trova in prossimità del paese. L'unica montagna vera e propria è costituita dall'imponente massiccio granitico del Moltinieddu, la cui vetta, la Punta Magghiori, raggiunge i 974 m. di altezza. Un tempo, il monte vantava la presenza di foreste fittissime, pressochè impenetrabili, ricche di lecci, ginepri e tassi. Ma verso la fine dell'Ottocento diversi boscaioli toscani rasero al suolo parte rilevante dei boschi, al fine di utilizzare il legname ricavato per la realizzazione di mobili e di svariati arredi. Per quanto riguarda i fiumi, l'unico presente nella zona è il Rio S. Teodoro, noto anche come Rio Badualga. Si tratta perlopiù di un torrente, particolarmente secco in estate e ricco d'acqua in inverno, che dalle falde del Moltinieddu scorre a valle sino a gettarsi nello stagno di S. Teodoro. Si consiglia di visitare il fiume per la bellezza del paesaggio circostante e per i suoi aspetti naturalistici veramente notevoli. Nonostante la brevità del suo corso è, infatti, al decimo posto tra i fiumi più grandi della Sardegna ed è ricco, nel suo interno, di varie specie di muggini ed anguille. Anche gli stagni e le lagune della zona sono di particolare interesse naturalistico: da nord a sud è possibile ammirare gli stagni di Cala Ghjlgolu, Lu Stagnittu, Salina Bamba, Cadranzolu, lo Stagno de l'Isuledda e la Laguna di San Teodoro, i quali conferiscono al paesaggio una bellezza fantastica e a tratti incomparabile.
fonte:  sardegnaeventi24

La Storia:
L'origine del nome deriva dalla presenza dell'attuale chiesa parrocchiale, dedicata a San Teodoro di Amasea, soldato romano d'oriente, martire del IV secolo d.C. Anche se le prime tracce chiaramente documentate della chiesa risalgono solo al XVII secolo, il territorio risultava abitato già da secoli. Ritrovamenti di resti preistorici e nuragici lo comprovano. Il caso più evidente è quello del nuraghe (in gallurese naracu) della borgata Naracheddu, di cui ci restano solo alcuni filari di pietre.
L'Itinerarium Antoninianum, documento del III secolo d.C., attesta l'esistenza di un centro abitato all'epoca della dominazione romana. La località, denominata Coclearia, potrebbe con buona probabilità essere localizzata in corrispondenza dell'attuale centro abitato principale di San Teodoro. Ritrovamenti archeologici, esposti presso il museo locale, rafforzano tale ipotesi.

fonte: Wiki

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